- Gli spettatori dell’edizione del 2023 della rassegna estiva “Roma Summer Fest” superano i 151mila biglietti del 2022, record precedente, a metà stagione, con ancora 20 concerti mancanti e una stima complessiva del + 18% annuale
- Crescono anche gli incassi, ad oggi superiori del 28% al 2022, pari a oltre 8,5 milioni €, e il totale degli spettacoli in programma – 58 vs 52 – e la media dei biglietti venduti, con un +5% (2.630 contro i 2.494 del 2022)
- Tra le grandi star ospitate quest’estate Sting, Paolo Conte, Yusuf/Cat Stevens, Porcupine Tree, Bob Dylan, Pet Shop Boys, Ludovico Einaudi, The Lumineers e OneRepublic
Roma Summer Fest, il palinsesto di eventi e concerti estivi all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si conferma la più importante rassegna musicale estiva italiana, per quantità di date, per la partecipazione di grandissime star internazionali e per la presenza dei principali artisti italiani. Scelta per questi motivi, ogni anno, da pubblici sempre più ampi e diversificati, macina record su record, anche quest’anno.
L’ente promotore Fondazione Musica per Roma – soggetto di rilevanza istituzionale partecipato da Comune di Roma, Camera di Commercio e Regione Lazio – annuncia infatti la vendita di quasi 153mila biglietti a stagione ancora in corso – sono 20 i concerti mancanti al termine, previsto il 27 settembre – contro i circa 151mila del 2022. In prospettiva, la stima, molto positiva, è di un complessivo +18% di presenze finali, calibrate sui 58 concerti programmati nei tre mesi (6 in più dell’anno precedente).
A crescere sono anche gli incassi, ad oggi superiori del 28% rispetto all’anno precedente, pari a oltre 8,5 milioni €. L’incremento si deve non solo all’ampliamento della programmazione ma anche a una più alta media di biglietti venduti per spettacolo, che registra un +5% (2.630 contro i 2.494 del 2022), e a ben 29 date già sold out tra i concerti fatti e quelli ancora da eseguire.
Un successo alla Cavea che si spiega con la sinergia tra un momento favorevole per lo spettacolo dal vivo e l’applicazione di valide scelte strategiche: la programmazione anticipata e la vendita dei biglietti con largo anticipo hanno portato a un vantaggio competitivo notevole avvicinando anche i pubblici stranieri; l’ampliamento temporale della programmazione – includendo tutto giugno e la seconda metà di settembre, con recupero anche il pubblico degli studenti stranieri in Italia e fuori sede; una programmazione incentrata sull’alternanza di target e generi (dai maggiori gruppi pop/rock internazionali agli appuntamenti popolari non strettamente musicali, alle date di nicchia), con grandi star ormai storicizzate assieme a nuove leve e nuove tendenze, oltre a un numero elevato di eventi unici (o quasi) per l’Italia.
Daniele Pitteri, Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma, commenta: “Sono ottimi risultati, ancora più significativi se considerati in relazione ai tanti grandi concerti di massa al Circo Massimo e negli stadi, non solo delle star italiane, ma anche di quelle internazionali, che lo scorso anno non sono stati così frequenti. L’internazionalità è in crescita ed evidente non solo a livello di artisti ma anche nei pubblici – un esempio è il dato del 35% dei biglietti dei 4 concerti di Einaudi venduto all’estero – e si accompagna a un altro cambiamento degli spettatori: il tema generazionale, con pubblici di giovani e giovanissimi sempre più ampi”.
Tra i grandi nomi già ospitati quest’estate, emergono Sting, Paolo Conte, Yusuf/Cat Stevens, Porcupine Tree, Bob Dylan, Pet Shop Boys, Interpol, Beth Hart, Ludovico Einaudi e OneRepublic. Ancora da venire, inoltre, i concerti di Benjamin Clementine, Carmen Consoli & Elvis Costello, Paul Weller, Venditti & De Gregori, Tananai, Fabri Fibra e Caetano Veloso.